
RIFLESSIONI SULLA FOTOGRAFIA.
Quando scatto una fotografia
spesso al suo interno c’è una parte di me stesso,
qui vi parlo di me.
Da papà di un bambino e di una bambina.
Ma il papà dello sposo o della sposa?
Mi sono chiesto da padre di due figli, osservando i papà degli sposi che ho fotografato, quali fossero le loro sensazioni in quei momenti unici.
Prima di diventare padre, l’unico pensiero che avevo riguardava la sposa e la mamma, lei sempre partecipe ad ogni decisione, figura molto importante nell’organizzazione del matrimonio, spesso addirittura mi sono visto la mamma arrivare in studio con la figlia per sentire le mie proposte per il servizio fotografico di matrimonio, ma ritorniamo ai Papà.
Loro spesso distaccati, quando arrivo solitamente per la preparazione della sposa, sono dal fiorista ad allestire l’auto, a tagliare il salame e preparare il panbiscotto, spesso in canottiera o vestiti comodi, tutto questo fa sembrare che le emozioni non esistano per loro, a mio parere è solo questione di restare impegnati per non farle trasparire. Ci sono però i momenti dove anche un padre non ce la fa proprio. In particolare quello che mi spinge a fare questa riflessione è rivolto ai papa dello sposo, lui invece è davvero una figura in disparte ma in quei padri ho visto le emozioni piu belle e forti, sono state proprio quelle che mi hanno portato a farmi quella domanda: “ ma cosa provano i papà ?” Beh da papà di Anita ed Edoardo, non so rispondere ora, sono fermamente convinto che ognuno di noi prova emozioni determinate e non si possono capire se non nel momento in cui queste escono.











